Giorgio Manzi, antropologo e paleontologo, è professore alla Sapienza Università di Roma, presso il Dipartimento di Biologia Ambientale, dove è direttore del Museo di Antropologia “G. Sergi” e del Polo museale Sapienza. Insegna Ecologia ed Evoluzione umana. Associated editor dell’American Journal of Physical Anthropology, membro del comitato scientifico della Scuola di Paleoantropologia di Perugia, è stato segretario generale dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana.
Francesca Rigotti, filosofa e saggista, è stata docente alle Università di Göttingen e di Zurigo e visiting fellow all’Università di Princeton. Insegna dal 1996 all’Università della Svizzera italiana. La sua ricerca è caratterizzata dalla decifrazione delle procedure metaforiche e simboliche nel pensiero filosofico, nel ragionamento politico e nella vita quotidiana. Collabora con la Radio della Svizzera italiana e scrive su varie riviste e giornali italiani ed esteri.
Giovanni De Luna è stato ordinario di Storia contemporanea all’Università di Torino. Firma de La Stampa e autore di fortunate trasmissioni radiofoniche e di Rai Storia, ha pubblicato, tra i suoi libri più recenti: La passione e la ragione. Il mestiere dello storico contemporaneo (Bruno Mondadori, 2004); Storia del Partito d’Azione (UTET, nuova edizione 2006); Il corpo del nemico ucciso. Violenza e morte nella guerra contemporanea (Einaudi, 2006); Le ragioni di un decennio. 1969-1979.
Miloš Forman, frequenta a Praga la facoltà di Cinematografia. Tra i film di questo primo periodo, Gli amori di una bionda (1965) gli vale la nomination all’Oscar come miglior film straniero. Dopo la Primavera di Praga e l’invasione sovietica, nel 1968 Forman si trasferisce negli Stati Uniti, dove nel 1971 gira il satirico Taking Off. Ma il successo giunge nel 1975 con Qualcuno volò sul nido del cuculo, che ottiene cinque Oscar, incluso quello come miglior regista.
Wole Soyinka, premio Nobel 1986 per la letteratura – primo africano a riceverlo – è il più grande drammaturgo africano, romanziere di fama mondiale, poeta e autore di saggi fondamentali sulla cultura e sul mito africani. Nigeriano, Yoruba, è nato nel 1934. Nel corso della guerra civile nigeriana è stato incarcerato (1967-69) e la sua esperienza in cella di isolamento è narrata in L’uomo è morto (1971). Perseguitato e condannato a morte dal dittatore Sani Abacha, è vissuto in esilio negli Stati Uniti fino al 1998.
Ilvo Diamanti è professore ordinario di Scienza politica all’Università di Urbino Carlo Bo, dove ha fondato e dirige il Laboratorio di studi politici e sociali (LaPolis), ed è Prorettore per i rapporti internazionali e con il territorio. È il presidente dell'istituto Demos & Pi di cui ha anche la responsabilità scientifica. È editorialista del quotidiano la Repubblica, dove settimanalmente disegna "Mappe" della politica e della società italiana, collabora con Le Monde.
Serena Giordano, illustratrice e videoartista, insegna all’Accademia di belle arti di Palermo. Ha pubblicato: Disimparare l’arte (2012); Le arti applicate (2018) per il Mulino; con Alessandro Dal Lago: Fuori cornice. L’arte oltre l’arte (Einaudi, 2009); Mercanti d’aura. Logiche dell’arte contemporanea (2006); Arte e potere (2014); Graffiti. Arte e ordine pubblico (2016) per il Mulino; Sporcare i muri. Graffiti, decoro, proprietà privata (DeriveApprodi, 2018).
Davide Daninos, critico e curatore d’arte indipendente, nel 2017 ha co-curato la mostra Intuition a Palazzo Fortuny, Venezia. Nel 2015 ha creato con Jacopo Menzani Instudio, archivio online dedicato alla documentazione di studi d’artista in Italia (in-studio.net). È stato direttore artistico della rivista di filosofia Post (Mimesis, 2013-2015) e curatore presso Brown Project Space, a Milano (2011-2012).
Alessandro Dal Lago ha insegnato Sociologia della cultura nelle Università di Milano, Genova, Bologna, della Pennsylvania e della California. Collabora con l’Accademia di belle arti di Palermo. Ha pubblicato volumi di teoria sociale e filosofia, tra cui: Eroi e mostri. Il fantasy come macchina mitologica (il Mulino, 2017); Populismo digitale. La crisi, la rete e la nuova destra (Raffaello Cortina, 2017); Blind Killer. L’Europa e la strage dei migranti (Manifestolibri, 2018).
Thomas Hylland Eriksen, antropologo norvegese, insegna Antropologia sociale all’Università di Oslo ed è il presidente della European Association of Social Anthropologists (EASA) e membro della Norwegian Academy of Science. Il suo lavoro è all’insegna della comparazione culturale e della multidisciplinarietà. Le sue ricerche sul campo, da Trinidad all’Australia alla Norvegia, si sono concentrate su numerose società etnicamente e culturalmente complesse.