Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia

La vincitore della VIII edizione del Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia è Chiara Saraceno, una delle più autorevoli sociologhe, tra i protagonisti più attenti e profondi della nostra società. 

Il riconoscimento è conferito a una figura del mondo culturale che ha messo al centro del proprio pensiero e del proprio lavoro l’importanza del dialogo e della cultura come strumento per lo sviluppo delle relazioni umane, contribuendo a migliorare lo scambio tra genti e culture differenti.

Questa la motivazione: "Chiara Saraceno, sociologa, fra le più stimate studiose e intellettuali italiane e nel panorama internazionale, porta avanti con i suoi libri, articoli scientifici e interventi pubblici, una battaglia civile e culturale che unisce alla critica delle disuguaglianze la promozione di forme sempre più avanzate di tutela dei diritti. I principali temi del suo lavoro costituiscono altrettanti aspetti chiave delle contemporaneità: i diritti delle donne, le misure di sostegno alle famiglie, la centralità del welfare, il contrasto alla povertà, la lotta all’emarginazione sociale, l’importanza dell’accesso all’istruzione di qualità. Ha affrontato le grandi trasformazioni sociali del nostro tempo, con lo sguardo sempre rivolto al futuro complesso delle società che saranno. Nei suoi lavori Chiara Saraceno ha saputo fare dialogare linguaggi diversi, parlando sia agli specialisti attraverso ricerche di spessore internazionale sia a un pubblico più ampio, senza mai abbandonare il rigore scientifico e accompagnando alla critica la proposta di nuovi e sfidanti modelli di intervento. Chiara Saraceno ha così contribuito, con la parola e il pensiero, alla riflessione su «stare al mondo".

Il premio nelle precedenti edizioni è stato assegnato a grandi personalità italiane e internazionali: nel 2017 allo scrittore israeliano David Grossman; nel 2018 al drammaturgo e saggista nigeriano Wole Soyinka, Premio Nobel per la Letteratura nel 1986; nel 2019 alla fisica ed economista indiana Vandana Shiva; nel 2021 allo scrittore Claudio Magris; nel 2022 alla scrittrice Dacia Maraini; nel 2023 all’antropologo e scrittore indiano Amitav Ghosh; nel 2024 allo scrittore Corrado Augias.

Il Premio, promosso dalla Fondazione Caript, è conferito da una giuria formata da: Luca Gori e Cristina Pantera, rispettivamente presidente e vice presidente della Fondazione Caript, dalla direttrice Giulia Cogoli e dagli antropologi e consulenti scientifici del festival Marco Aime e Adriano Favole.

 

 

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