SANI! Teatro fra parentesi

2 Marco Paolini

SANI! Teatro fra parentesi

€ 7.00
Venerdì 26 Maggio 2023 21.00
teatro Manzoni 3

Sani è parola che canta, concerto, ballata popolare che in un dialogo stretto alterna storie e canzoni. Ogni storia e ogni canzone raccontano qualcosa, alcuni temi si intrecciano, ma la trama resta leggera come deve essere in un concerto. Il filo conduttore dello spettacolo è autobiografico, nelle sue storie Paolini racconta momenti di crisi piccoli e grandi, personali e collettivi che hanno cambiato il corso delle cose. Le crisi raccontate come occasioni, a volte prese al volo, altre volte incomprese e sprecate. Si parte dai temi di fondo della crisi climatica e della transizione ecologica, dal racconto sul peso del benessere (l’Artificiale) in rapporto al peso della biomassa (il Naturale). Sulla scena un enorme castello di carte mostra la fragilità dell’equilibrio di ogni sistema ecologico, naturale o artificiale, ma la prosa del racconto televisivo a teatro si fa ballata, permette salti e capriole. Sani è un’espressione usata per dare il saluto ai piedi delle Alpi, nella valle del Piave. Viene da Salus, riassume il senso del teatro per questo tempo, un teatro che mette insieme creando ponti. SANI! è un abbraccio, un augurio, un invito a provarci, un tonico contro la solitudine in forma di ballata popolare. Il punto esclamativo esprime la fiducia nella risposta al saluto degli spettatori. Guadagnarsi quella fiducia, trasmetterla è la sfida di questo teatro fra parentesi. «Ma qual è il messaggio, scusi?… Sani! State sani, ci servite sani cittadini…» 

 

Spettacolo di e con Marco Paolini
Musiche originali composte ed eseguite da: Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi

Fonica: Piero Chinello, Luciaio: Michele Mescalchin 
Produzione Michela Signori, Jolefilm

 


Marco Paolini, attore, autore e regista, dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di vari gruppi teatrali. Con il Teatro Settimo di Torino nascono gli “Album”, una lunga biografia collettiva che attraversa la storia italiana. Noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont, si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile (I-TIGI. Racconto per Ustica, Parlamento chimico, Il Sergente, Bhopal 2 dicembre ’84, U-238, Miserabili) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia sviluppata con il ciclo dei Bestiari. I suoi racconti hanno un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi, alla storia (come nel Milione) e al suo evolversi (Numero Primo). Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive (tra cui ITIS Galileo e Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute). Dopo Ballata di uomini e cani, dedicata a Jack London, nel 2016 debutta con giovani attori del Teatro Nazionale Palestinese in Amleto a Gerusalemme, e dà vita a un progetto dedicato alla tecnologia intitolato #Madre Incerta, una trilogia di cui fanno parte Le avventure di Numero primo, #Antropocene (con M. Brunello e Frankie hi-nrg mc) e Tecno Filò. Nel 2018 è con Simone Cristicchi nello spettacolo Senza vincitori né vinti. Nel 2019 nasce Nel tempo degli dèi. Il calzolaio di Ulisse, successivamente Filo Filò; nel 2020 Senza confini_No borders, e poi Antenati e altre storie

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